Wyoming:
Yellowstone state

Capitale: Cheyenne |
Città principali: Casper, Laramie, Rock Springs, Gillette,
Sheridan, Green River, Evanston |
Superficie: 251.196 kmq |
Popolazione: 455.975 abitanti |
Fuso orario: Mountain Time Zone |
Stati confinanti: Montana (N), Idaho (W), Utah (SW),
Colorado (S), Nebraska e South Dakota (E) |
La sezione occidentale del Wyoming è attraversata dalle
Montagne Rocciose; questo grande sistema, che si articola in numerose catene
minori (Absaroka Mountains, Wind River Range, Laramie Mountains e Big Horn
Mountains), racchiude vaste depressioni come quelle dello Yellowstone National
Park e quelle formate dai fiumi Green e Big Horn. La regione orientale è invece
un altopiano piuttosto uniforme di altezza variabile da 1500 e 2000 metri
appartenente al bacino fluviale del Missouri. Qui domina la grande prateria del
Thunder Basin attraversata dai fiumi Powder, Cheyenne, Belle Fourche e North
Platte.
Durante il nostro viaggio abbiamo visitato la parte nord-occidentale dello
stato, questa regione è occupata quasi per intero dalle aree protette dei
parchi nazionali di Yellowstone, al quale è dedicata un'area speciale che vi
invito a visitare, e del Grand Teton collegati fra di loro dalla panoramica John
D. Rockfeller National Parkway. Procedendo verso est sulla Statale 14/16 si
arriva a Cody una cittadina risalente al 1890 e dedicata al mitico Buffalo Bill.
Una volta usciti dal parco di Yellowstone visitammo in giornata Grand Teton
pernottammo a Jackson prima di proseguire verso sud tornando a Salt Lake City
dove ci attendeva un aereo per Dallas e da lì in volo intercontinentale verso
casa. Jackson fu una piacevolissima
sorpresa.Si tratta di una graziosa cittadina con pista da sci per le vacanze
invernali e con tante infrastrutture che la fanno risultare una valida soluzione
di appoggio per andare ai grandi parchi e poi a nord verso il Montana.
Grand Teton National Park:
Il
parco protegge la catena del Teton Range e la depressione di Jackson Hole
attraversata dallo Snake River, lo stesso fiume già incontrato ad Idaho Falls.
Questa regione ben nota ai nativi Blackfeel, Shoshone, Crow, Gros Ventre, fu
visitata per la prima volta da John Colter durante la stessa spedizione del 1807
durante la quale si spinse fino a Yellowstone. Crocevia di cacciatori americani
e franco-canadesi fino al 1840, la valle del fiume Snake divenne terra di
allevatori solo nel 1884. Fu proprio uno di questi primi coloni, Pierce
Cunnigham, che promosse una petizione per ottenere la protezione dell'intera
zona (1925). Il successo dell'iniziativa è confermato dal pronto intervento
delle autorità federali che nel 1929 dichiararono parco nazionale sia la catena
montuosa sia un'ampia sezione della vallata sottostante. Nel 1950 infine, il
parco fu esteso anche al settore meridionale di Jackson Hole. Attraversando il
parco, l'attenzione non può che essere attirata dallo splendido massiccio del
Teton Range, con sette cime oltre i 3600 metri tra le quali dall'alto dei suoi
4197 domina il Grand Teton, che si specchia in una serie di laghi
straordinariamente scintillanti. Furono i trappers francesi che, evidentemente
suggestionati dalle forme tondeggianti delle vette più elevate, le chiamarono
"le trois tetons", non ci vuole molta fantasia a tradurre..., i tre
picchi che ora sono identificati come Grand Teton, Middle Teton e South Teton.
Il parco è un vero e proprio paradiso naturale: mentre le
montagne e i canyons attirano alpinisti e sciatori da tutto l'emisfero, i laghi
e i corsi d'acqua, nonchè l'intera verde vallata dello Snake River, ospitano
animali perfettamente inseriti in un ambiente accuratamente mantenuto allo stato
selvaggio. Sui pascoli che si estendono lungo il fiume non è infatti raro
scorgere branchi di antilocapre, bisonti, alci e cervi, decisamente più
difficile è individuare il tasso americano, il castoro canadese, il coyote e
l'orso bruno. Anche gli uccelli sono numerosi: oche canadesi, colibrì calliope
popolano le rive dei laghi e del fiume, il falco della prateria e la bald eagle
planano sull'acqua a caccia della trota purpurea. Salendo in quota le foreste di
pioppi si trasformano in distese di conifere offrendo riparo ai Bighorns, agli
scoiattoli rossi e ai picchi. Oltre i 3400 metri la tundra alpina di licheni e
di muschio è il regno della marmotta dal ventre giallo e del passero corona
bianca. La
visita a Grand Teton dovrebbe iniziare dal centro visitatori di Moose anche se
per chi proviene da Yellowstone, ciò significa attraversare quasi completamente
il parco. Pertanto per chi arrivasse da nord, come fu nel nostro caso,
suggerisco di fermarsi al Colter Bay visitors center. Potete trovare notizie
interessanti e sufficienti per organizzare la vostra visita anche qui. Qui
troverete anche un museo dedicato alla nazione Lakota che in origine vagabondava
da queste parti, per chi ama quella porzione di storia dell'umanità sarà una
visita interessantissima, per gli altri magari solo interessante, ma ne vale la
pena. Giù a Moose c'e invece il Fur Trade Museum dedicato ai cacciatori di
pelli e a tutte le attività legate al loro commercio. Il parco è attraversato
dalla Teton Park Road, lungo il tragitto potrete ammirare il massiccio, se
provenite da Yellowstone alla vostra destra, sono le prime montagne in stile
"alpino" che ho visto nel continente nord-americano, due anni dopo
avrei visto qualcosa di simile al Rocky Mountains National Park giù nel
Colorado, ma pur con tutta la passione con la quale viaggio attraverso gli Stati
Uniti, non reggono il paragone con le nostre alpi. Poi ci sono i tanti laghi il
Jackson, il Leigh ed il Jenny, quello che mi è
piaciuto di più, e le depressioni di Potholes e di Baseline Flat dove pascolano
gli animali.Anche l'itinerario più esterno lungo la Highway 89 offre scenari
memorabili, da nord a sud è infatti possibile osservare: Signal Mountain,
Willow Flats, Oxbow Bend, Snake River, Teton Point, Glacier e Blacktail Pons.
Per chi ha tempo sufficiente c'è anche la possibilità di fare una gita in
barca. Nel parco ci sono 360 chilometri di sentieri che consentono di arrivare
in alcuni luoghi incantevoli, tra questi uno dei più belli anche se piuttosto
impegnativo è l'Hermitage Trail (14 chilometri) che costeggiando lo Swan Lake
arriva appunto ad Hermitage Point. Da Jackson Lake un sentiero di 23 chilometri
gira attorno all'Emma Matilda Lake e al Two Ocean Lake, passando per Christian
Ponds, permettendo di avvicinare mandrie di alci, il cigno trombettiere e molti
altri uccelli acquatici. Da Jenny Lake parte infine un sentiero di 7 chilometri
che porta alle Hidden Falls, a Inspiration Point ed infine a Cascade Canyon.
Jackson:
Uscendo dal parco
lungo la Highway 89 si arriva a Jackson, come accennato in precedenza un paese
davvero delizioso, qui abbiamo pernottato al Buckrail
Lodge, vi garantisco che è un buon posto e se
volete fare una buona colazione vi consiglio The Bunnery, 130 North Cache,
è una pasticceria con i fiocchi, ci siamo finiti per caso attirati dal buon
profumo dei dolci. Jackson è una città molto viva e non può essere
diversamente visto la marea di gente che o all'andata o al ritorno da
Yellowstone si ferma da queste parti, è stata una sorpresa perchè la
scegliemmo con il criterio de: l'una vale l'altra da qualche parte bisogna
pur dormire ed invece abbiamo scoperto, durante la serata ed il mattino
successivo, che il presidente Clinton ci veniva a passare le vacanze, quando
ancora non era presidente, e che è molto conosciuta tra gli americani anche per
il turismo invernale, qui infatti la neve non manca mai fa un freddo cane ed
anche in estate devo dire che il maglioncino la sera ci sta proprio bene. Il
mattino successivo, ma con calma, ci siamo messi in viaggio per Salt Lake City,
tanto sapendo ormai quanto è brutta era nostro scopo arrivarci giuste per
pernottare e prendere l'aereo il giorno dopo per l'ora di pranzo.
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